Diplopoda! Uno strano animale con mille zampe che si nasconde nel sottobosco

Nel regno animale, la biodiversità offre una gamma incredibile di forme, dimensioni e adattamenti. Tra queste creature affascinanti, spiccano i miriapodi, un gruppo di artropodi caratterizzati da numerosi segmenti corporei e zampe. Oggi ci immergiamo nel mondo dei Diplopoda, comunemente conosciuti come millepiedi, esplorandone le peculiarità biologiche e il loro ruolo fondamentale nell’ecosistema.

I Diplopoda appartengono alla classe Diplopoda, un ordine di Artropodi che comprende oltre 12.000 specie distribuite in tutto il mondo. Questi animali si distinguono per la loro caratteristica forma corporea allungata e segmentata, con un numero variabile di zampe che possono raggiungere anche centinaia. A differenza dei Centipedi (Chilopoda), i Diplopoda sono erbivori o detritivori, alimentandosi principalmente di foglie morte, legno in decomposizione e funghi.

Anatomia e caratteristiche distintive:

• Segmentazione: Il corpo dei Diplopoda è diviso in numerosi segmenti, ciascuno portatore di uno o due paia di zampe. I primi due segmenti (testa) non hanno zampe, mentre i segmenti successivi possono avere da uno a due paia di zampe, a seconda della specie.

• Zampe: Le zampe dei Diplopoda sono corte e robuste, adatte alla locomozione lenta su terreni irregolari. La disposizione delle zampe, con una coppia per ogni segmento (o quasi), conferisce ai Diplopodi un movimento ondulatorio caratteristico.

• Sistema respiratorio: I Diplopoda respirano tramite trachei, un sistema di tubuli che trasportano l’ossigeno direttamente alle cellule del corpo.

• Antennae: Hanno due antenne lunghe e sottili, utilizzate per esplorare l’ambiente circostante e percepire le vibrazioni.

• Colorazione: La colorazione dei Diplopoda varia a seconda della specie e dell’habitat, da colori scuri come il nero o il marrone a tonalità più vivaci come il rosso o il giallo.

Habitat e distribuzione:

I Diplopoda si trovano in una vasta gamma di habitat, dai boschi umidi alle foreste tropicali, passando per praterie e deserti aridi. Preferiscono ambienti ricchi di materia organica decomposta, dove possono trovare cibo abbondante. Sono animali notturni e trascorrono la maggior parte del tempo nascosti sotto pietre, tronchi d’albero o foglie secche.

Ciclo vitale:

I Diplopoda hanno un ciclo vitale complesso che comprende diverse fasi di sviluppo. Dopo l’accoppiamento, la femmina depone uova in una nicchia protetta nel terreno. Le uova si schiudono dopo alcuni giorni o settimane, dando vita a piccoli Diplopodi con poche zampe e corpo più piccolo. Durante la crescita, i Diplopodi subiscono delle mute (ecdisi), perdendo il loro esoscheletro vecchio per farne uno nuovo più grande. Questo processo di muta si ripete numerose volte durante lo sviluppo, fino a quando il Diplopode raggiunge la maturità sessuale.

Fase di Sviluppo	Caratteristiche
Uovo	Sferico, spesso deposto in una nicchia protetta
Nimfa	Piccolo Diplopode con poche zampe
Giovane	Diplopode in crescita, con un numero crescente di zampe
Adulto	Diplopode sessualmente maturo, con il massimo numero di zampe

Ruolo ecologico:

I Diplopoda giocano un ruolo fondamentale nel ciclo della decomposizione. Si nutrono di materia organica morta, contribuendo a trasformarla in nutrienti disponibili per le piante e altri organismi. Inoltre, grazie alla loro attività di scavo, aerano il terreno e favoriscono la crescita delle radici vegetali.

Curiosità:

• Il nome Diplopoda deriva dal greco “diplo” (doppio) e “podos” (piede), in riferimento alla disposizione delle zampe in coppie su ciascun segmento.

• Alcuni Diplopodi possono rilasciare un liquido tossico per difendersi dai predatori. Questo liquido spesso contiene cianuro, che può essere mortale per gli animali più piccoli.

• Nonostante il nome “millepiedi”, nessun Diplopode ha effettivamente mille zampe. Il numero di zampe varia a seconda della specie, ma raramente supera le alcune centinaia.

Conclusione:

I Diplopoda sono creature affascinanti e poco conosciute, con un ruolo fondamentale nella salute degli ecosistemi. La loro capacità di adattarsi a diversi habitat e la loro efficienza nel riciclare la materia organica li rendono animali fondamentali per il nostro pianeta.